Cronaca

Sui monopattini il ministero prepara la retromarcia: torna la sperimentazione

A 20 giorni dall'equiparazione con le biciclette, il sottosegretario al ministero dei Trasporti, Roberto Traversi, parla di ritorno al decreto Toninelli. Legambiente: "Il Mit ha pregiudizi sulla micromobilità, scendermo in piazza"
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Appena venti giorni dopo l'approvazione della legge di bilancio, che equipara i monopattini alle biciclette, il Mit ci ripensa e lavora a un decreto per limitare l'uso dei veicoli elettrici. Il sottosegretario al ministero dei Trasporti, Roberto Traversi, ha anticipato che nel decreto Milleproproghe "verrà presentato un emendamento, per poi andare a definire una regola più chiara sul tema della micromobilità". Traversi ha parlato alla presentazione del 'Focus 2R' sulle due ruote di Confindustria Ancma (Associazione nazionale del settore delle 2 ruote), rendendo così esplicita la contrarietà che il Mit ha sempre avuto sulla circolazione dei monopattini. All'interno del Ministero, infatti, prevale la preoccupazione per la pericolosità di questi mezzi nelle grandi aree urbane come Roma.

Legambiente, da sempre impegnata nella promozione della micromobilità elettrica, è sbigottita: "Ci eravamo appena avvicinati agli standard europei e adesso il Mit fa di tutto per riportarci indietro di decenni - dice Edoardo Zanchini, vicepresidente dell'associazione - se davvero il Ministero intende andare avanti su questa linea, siamo pronti a protestare con una mobilitazione di piazza. Sono ormai tantissime le persone che hanno acquistato i monopattini proprio in seguito al via libera alla loro circolazione".


La linea del Mit è di ritornare alla sperimentazione avviata da Toninelli con il decreto del giugno 2019 che seguiva, secondo Traversi, "la logica della sperimentazione per poi condividere gli esiti" di queste prove con tutti i soggetti interessati, come i Comuni e l'Ancma. La sperimentazione di Toninelli prevedeva che i monopattini elettrici con potenza massima di 0,50 Kw e una velocità non superiore a 25 Km/h potessero circolare solo nelle aree pedonali, sui percorsi ciclopedonali, sulle piste ciclabili e sulle strade urbane dove è in vigore un limite massimo di velocità di 30 km/h, con una cartellonistica chiara sull'accesso ai veicoli elettrici.

"Se le voci  sul passo indietro fossero confermate - scrive sui social il senatore di Italia Viva,  Eugenio Comincini, - il Mit, oltre a decidere per una clamorosa retromarcia, che schiaccerebbe le attese di cittadini e investitori, darebbe un vero e proprio schiaffo al Parlamento, rigettando una decisione chiara e netta assunta dal potere legislativo solo poche settimane fa".

La norma inserita nella legge di bilancio era passata infatti con un accordo politico, mentre il Ministero aveva sempre manifestato la sua contrarietà sulla circolazione dei monopattini sulle strade urbane. "Sembra più una contrarietà sulla micromobilità elettrica - osserva Legambiente - poiché per garantire la sicurezza basterebbe vietare la circolazione dei monopattini sulle strade di grande traffico". In altre parole, si tratterebbe di ribaltare la prospettiva: autorizzare la circolazione dei monopattini ovunque e vietarla dove è pericoloso.

Luciano Nobili, altro deputato di Italia Viva, ribadisce la disponibilità di tutti coloro che si sono battuti per l'equiparazione tra monopattini e bici a lavorare per garantire la circolazione dei veicoli elettrici in sicurezza: "Non voglio credere che il Governo faccia marcia indietro sui monopattini dopo che la sua maggioranza ha scelto di puntare come in tutta Europa sulla micromobilita elettrica e sostenibile. Siamo disponibili a ragionare di tutti gli interventi migliorativi sulla sicurezza, che ci sta molto a cuore. Ma l’equiparazione alle bici è legge da 20 giorni, cancellarla non sarebbe da Paese serio, oltre che una grave violenza alle preorogative del Parlamento".

Zanchini di Legambiente solleva anche un altro problema: "Il pregiudizio sulla micromobilità elettrica è dimostrato anche dall'entità delle multe previste - occerva il vicepresidente - I monopattini che circolano in zone vietate rischiano 800 euro di multa, mentre chi le auto che superano i limiti di velocità in città appena 100. Non è ammissibile".

Rispetto all'impasse politico-governativa sia Confindustria Ancma, sia l'Anci Lombardia, chiedono che si arrivi presto a una regolamentazione certa della circolazione dei monopattini.  "Ci attendiamo un aumento dell'utilizzo di nuovi strumenti di mobilità, come i monopattini elettrici, che al pari delle due ruote offrono soluzioni efficaci al bisogno di mobilità - ha detto Paolo Magri di Confindustria Acma allo stesso evento nel quale è intervenuto il sottosegretario Traversi - È necessaria però un'attenzione specifica alle regole di utilizzo e alle ricadute in termini di sicurezza".